Il ministro Bussetti ha fatto intendere che saranno accantonati i corsi di perfezionamento, ma soprattutto, udite udite, si cestinerà l’abilitazione per un ritorno all’antico quando il solo titolo era utile per partecipare ai concorsi.
In questo modo si eviteranno perfino i contenziosi che in questi anni hanno contribuito a generare scontri fra varie “fazioni” di precari.
Una scelta coraggiosa quella del governo che inevitabilmente andrà a scontentare qualcuno, ma sembra che la cosa non crei nessun tipo di timore, almeno nelle dichiarazioni.
Intanto stiamo assistendo ad un’incomprensibile – almeno per chi scrive – protesta di alcuni DM verso esponenti della maggioranza che chiedono la riapertura delle Graduatorie ad Esaurimento, affermando che li hanno traditi.
A dire il vero la riapertura delle GaE non era scritta in nessun programma, nemmeno in quello del M5S.
Sentenza plenaria e concorso riservato
La sentenza della Plenaria purtroppo ha stabilito (ha sentenziato) che i Diplomati magistrali non hanno diritto a permanere nelle GaE pertanto e chi è stato assunto con riserva T sarà licenziato.
L’unica soluzione possibile è il concorso riservato che – sempre secondo le dichiarazioni di Bussetti – sarà una sorta di sanatoria dove nessuno sarà bocciato, tutti saranno inseriti in una graduatoria di merito regionale e da li saranno poi immessi in ruolo, non si tratta di GaE ma senza dubbio di qualcosa molto simile.
Nel frattempo continueranno a lavorare. Da quel che risulta alla Redazione i posti messi a concorso saranno maggiori rispetto agli aventi diritto.
Per questo motivo non riusciamo a comprendere le proteste e l’accanimento degli ultimi giorni, ma probabilmente ci sfugge qualcosa.