Banchi con le rotelle, interviene una dirigente scolastica, la professoressa Alessandra Rucci, che smentisce le affermazioni del ministro Bianchi sui banchi con le rotelle, lo fa attraverso la sua pagina Facebook.
“Una triste boutade per una più triste figura per il ministro Bianchi.
I banchi a rotelle non sono banchi, ma postazioni di lavoro flessibili in uso da quasi un decennio nel mondo e nelle scuole più innovative di Italia.
Affermare pubblicamente, come ha fatto da ministro della Repubblica il prof. Bianchi, che non siano più il segno di questi tempi è prima di tutto prestarsi ad una pessima figura di scarsa competenza sul tema degli ambienti di apprendimento e della ricerca che li interessa, in secondo luogo una grave offesa per le tante scuole italiane che utilizzano da anni e con successo le postazioni flessibili per l’apprendimento collaborativo e le metodologie innovative.
Non basta. Affermare che siano stati scambiati per una soluzione unica ad un problema complesso come la pandemia è anche un terribile fraintendimento, utilizzato, male, a scopo politico.
La necessità di banchi singoli per il distanziamento lo scorso anno era reale. Per non dire proprio della necessità di banchi nuovi, cosa che sanno solo i frequentatori abituali delle aule scolastiche.
Le postazioni individuali flessibili sono state offerte come possibilità facoltativa, dando alle scuole che lo desiderassero la possibilità di praticare anche didattiche innovative.
Chiederei al ministro Bianchi, che sicuramente è stato male informato, di andare a visitare qualche scuola in cui vengono utilizzati per l’uso che se ne deve fare.
O magari di farsi un viaggetto nella vicina Bruxelles per una giornata di formazione presso la Future Classroom Lab, prototipo da 10 anni delle aule del futuro, dove ce lo faranno sedere.
Sono certa che l’espressione cartolina del passato lo farebbe impallidire”.
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