Roma, 20 giugno – Il capogruppo del Movimento 5 Stelle in commissione Cultura alla Camera, Antonio Caso, critica aspramente l’autonomia differenziata proposta dal Ministro dell’Istruzione Valditara, definita una “riforma scellerata” che va contro l’interesse nazionale.
Caso sottolinea come l’autonomia differenziata divida il Paese in 20 sistemi scolastici regionali differenti, con programmi, reclutamento dei docenti e standard qualitativi non omogenei. Questo, secondo il capogruppo pentastellato, contraddice l’unità e l’equità del sistema di istruzione, già carente in alcune aree del Sud Italia.
Il Ministro Valditara viene criticato perché, anziché ammettere gli evidenti rischi di diseguaglianza creati dalla riforma, tenta di gettare “fumo negli occhi” promuovendo progetti come l’Agenda Sud o la riforma degli istituti tecnici, che non risolverebbero comunque il problema di fondo.
Caso invita pertanto Valditara ad abbandonare la linea secessionista della Lega a favore di una visione unitaria che miri al miglioramento dell’istruzione su tutto il territorio nazionale, partendo dai deficit del Mezzogiorno. Una posizione, quella del M5S, che mette in discussione la validità dell’autonomia differenziata nella scuola italiana.
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