La Legge di Bilancio 2024 apre per la prima volta alla possibilità di diversificare gli stipendi dei dipendenti pubblici tra Nord e Sud Italia, grazie all’Autonomia differenziata.
Questo è uno dei cavalli di battaglia della Lega e con il governo Meloni potrebbe finalmente diventare realtà. Ma cosa prevede esattamente e quali potrebbero essere le conseguenze?
Stipendi diversi fra Nord e Sud grazie all’Autonomia differenziata
Autonomia differenziata in Legge di Bilancio 2024, l’Italia sarà parcellizzata, gli stipendi diversificati, il Nord sempre più ricco, il Sud sempre più povero.
Secondo quanto emerso dalla bozza della Manovra 2024, si prevede di dare maggiore autonomia legislativa ed economica alle Regioni che ne faranno richiesta. Tra le materie trasferite potrebbe esserci anche la possibilità di stabilire stipendi diversi per i dipendenti pubblici.
Critiche e opportunità
Se da un lato la Lega vede in questo un modo per riconoscere le diverse produttività territoriali, dall’altro arrivano forti critiche da Sud Italia e forze di opposizione. C’è il rischio che si creino cittadini di serie A e B. Ma potrebbe anche essere un’opportunità per rilanciare alcune aree.
Il dibattito politico
La riforma era da tempo ostacolata da resistenze interne. Ora con il governo a trazione centro-destra potrebbe diventare realtà, anche se andrà valutato l’impatto sociale. Intanto è già aperto il dibattito politico sul tema con le opposizioni che denunciano le conseguenze di tale riforma e con le regioni del Sud Italia che attendevano le risorse del PNRR che in principio doveva essere destinato al Sud proprio per ridurre il Gap con il Nord e che invece il governo in carica ne ha cambiato destinazione. Il Sud beffato 2 volte?
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