E’ stata la legge n. 134 del 18 agosto 2018 a riconoscere lo spettro autistico nei bambini. Prima di questa legge l’autismo non esisteva nemmeno per lo Stato Italiano.
La legge n.134 infatti riconosce finalmente l’autismo, ecco il passaggio fondamentale: «prevedendo interventi finalizzati a garantire la tutela della salute, il miglioramento delle condizioni di vita e l’inserimento nella vita sociale delle persone con disturbi dello spettro autistico».
Si tratta di una legge che finalmente fissa dei paletti e prevede anche degli interventi, ma basta? «La legge 134 ha invitato i clinici del sistema sanitario a profondere più risorse per tutelare il diritto alla salute e alla riabilitazione» spiega lo psichiatra Marco Bertelli a Focus Scuola «e a fare interventi inclusivi di tutte le persone che hanno un disturbo dello spettro autistico.
Dall’entrata in vigore, inoltre, c’è stata più attenzione a rilevare i casi».
Per la completa efficacia della legge andrebbe anche istituito un un osservatorio epidemiologico per avere il quadro completo a livello nazionale, attualmente sono solo le regioni a raccogliere i dati, significativi sono quelli della regione che hanno raccolto dati attendibili: ’Emilia-Romagna e del Piemonte che indicano casi dal 3 al 5 per mille.
In Usa invece la letteratura medica parla di uno su 68 e a livello internazionale di uno su 100. Conoscere l’epidemiologia è assolutamente necessario poiché permetterà agi scienziati di individuare le possibili cause che sprigionano lo spettro dell’autismo nei bambini.