Aumento delle pensioni a maggio 2023: ecco le istruzioni Inps per il calcolo e il pagamento

L’Inps, con la circolare numero 35 del 3 aprile 2023, ha fornito le istruzioni per il calcolo e il pagamento dell’aumento delle pensioni pari o inferiori al trattamento minimo. L’incremento sarà riconosciuto per ciascuna delle mensilità da gennaio 2023 a dicembre 2024, compresa la tredicesima mensilità spettante.

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Gli aumenti previsti

L’incremento delle pensioni è riconosciuto in via transitoria e varia in base all’anno e all’età del pensionato. Nel 2023, l’aumento sarà del 1,5% per chi ha un’età inferiore ai 75 anni e del 6,4% per chi ha 75 anni o più. Nel 2024, l’aumento previsto è del 2,7%. L’incremento sarà applicato solo se il trattamento pensionistico mensile è complessivamente pari o inferiore all’importo mensile del trattamento minimo Inps.

A chi spetta l’aumento

L’incremento sarà riconosciuto in base al trattamento pensionistico lordo complessivo in pagamento, di importo pari o inferiore al trattamento minimo Inps. Sono coinvolti i trattamenti di natura previdenziale, assoggettabili a Irpef, memorizzati nel Casellario Centrale delle Pensioni, erogati da enti diversi dall’Inps per i quali è indicata l’assoggettabilità al regime della perequazione cumulata, o erogati dall’Inps.

Le prestazioni escluse dal calcolo dell’incremento includono le somme non imponibili fiscalmente, le prestazioni di carattere assistenziale, le prestazioni a carattere facoltativo e le prestazioni di accompagnamento a pensione.

Come si calcolano gli aumenti

Per calcolare l’incremento, si prende come base l’importo mensile complessivo lordo delle pensioni di cui l’interessato risulta titolare. L’aumento sarà attribuito sia alle pensioni integrate al trattamento minimo, anche in misura parziale o “cristallizzate”, sia alle pensioni non integrate il cui importo a calcolo sia pari o inferiore al trattamento minimo Inps.

Ad esempio, per una pensione di 563,74 euro, l’incremento per chi ha meno di 75 anni sarà del 1,5%, portando l’importo a 572,20 euro. Per gli ultra 75enni, l’aumento sarà del 6,4%, portando la pensione a 599,82 euro.

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Tali importi rappresentano il limite di accesso al beneficio per il 2023. L’adeguamento sulla base dell’indice di rivalutazione definitivo sarà effettuato in sede di perequazione per l’anno 2024. Gli importi dell’incremento per l’anno 2024 saranno determinati in sede di rinnovo delle pensioni per lo stesso anno.

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