L’aumento delle pensioni dal 1° gennaio 2023 non sarà automatico e nemmeno per tutti? L’allarme lo lancia la Cgil che denuncia che invece dell’aumento annunciato, i pensionati dovranno fare i conti con un taglio di 1200 Euro su base annua.
Tra le pieghe del provvedimento denuncia il sindacato si scopre un meccanismo particolare che prevede una stretta progressiva della rivalutazione delle pensioni per quelle superiri a 2.100 euro, proprio la fascia di pensionati che hanno votato il governo Meloni.
Sui social infatti si stanno scatenando le critiche per il provvedimento e quella che fino ad adesso sembrava una luna di miele si sta scontrando con la dura realtà.
Aumento delle pensioni gennaio 2023, la perequazione agirà in questo modo
Perché l’aumento delle pensioni dal primo gennaio 2023 non riguarda tutte le pensioni? Quale meccanismo è stato applicato?
Lo sveliamo grazie all’intervento del sindacato che denuncia come sia stato suddiviso per fasce la prima riguarda le pensioni con assegno di 2100 euro, superata questa cifra le perequazioni inizia a scendere a 2100 scende all’80%, al 55%, al 50%, al 40% e al 35% (per quelli superiori dieci volte il minimo Inps).
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