Aumenti pensionistici – Nel 2025 importanti cambiamenti per i pensionati italiani grazie alla rivalutazione degli assegni
Nell’anno nuovo, secondo quanto comunicato dall’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale, le pensioni saranno oggetto di un aumento dovuto al nuovo sistema di calcolo della perequazione. Vediamo nel dettaglio le modifiche in arrivo e come influenzeranno gli importi percepiti ogni mese.
Come avviene di consueto, l’adeguamento sarà determinato in base al tasso di inflazione previsto per il 2024, attualmente stimato all’1,6%. Ciò significa che gli assegni subiranno un incremento medio proprio di questa percentuale. Tuttavia, bisogna specificare che l’indicizzazione avverrà in maniera differenziata a seconda della fascia contributiva di appartenenza.
Fino a quattro volte il trattamento minimo INPS, ovvero 2.394,44 euro, la rivalutazione sarà piena, quindi dell’1,6%. Per importi compresi tra 4 e 5 volte il minimo l’aumento sarà dell’1,36%, scendendo progressivamente con l’aumentare dell’ammontare, fino ad arrivare al +0,352% oltre le 10 volte la pensione base.
Concretamente, chi percepisce 1000 euro al mese avrà un incremento di 16 euro, mentre chi ne prende 2000 potrà contare su 24 euro aggiuntivi. Questo meccanismo, che garantisce un trattamento più equo, mira a salvaguardare il potere d’acquisto degli assegni, adeguandoli all’inflazione crescente.
Oltre alla rivalutazione, restano confermate le principali opzioni per la quiescenza anticipata già in essere negli anni passati, come Quota 103, l’anticipo ordinario e l’APE sociale. Anche le pensioni di invalidità subiranno un leggero aumento, attorno al +1,6%, circa 5 euro.
In definitiva, il 2025 porterà benefici concreti alle tasche dei pensionati grazie a queste misure adottate dall’INPS, che miglioreranno il loro potere d’acquisto in un momento storico economicamente complesso.
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