Aumenti pensione INPS, c’è chi dovrà attendere il cedolino di aprile 2023? La tabella

Aumento delle pensioni e arretrati INPS, c’è chi dovrà attendere il cedolino di aprile 2023? Forse qualcuno anche se siamo convinti che i pensionati in Italia vedranno un aumento dei loro pagamenti pensionistici nel marzo 2023, compresi i pagamenti arretrati. Di seguito è riportata una tabella aggiornata e informazioni sulle date di pagamento.

Il prossimo pagamento della pensione, che verrà effettuato mercoledì 1 marzo, porterà buone notizie a coloro che fino ad ora sono stati esclusi dalla rivalutazione dei loro pagamenti pensionistici.

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Come annunciato dall’INPS nella Circolare n. 20 del 10 febbraio, le erogazioni delle pensioni di marzo saranno ricalcolate sulla base del tasso medio di inflazione confermato dall’Istat, pari al 7,3%, e della percentuale di rivalutazione individuata nell’ultima Legge di Bilancio. Allo stesso modo, il pagamento includerà anche i pagamenti arretrati di gennaio e febbraio.

La circolare include anche una tabella che mostra l’aumento della pensione previsto a marzo, che può dare un’idea dell’importo degli arretrati che verranno ricevuti.

Chi riceverà un aumento della pensione INPS a marzo 2023?

Aumenti pensione INPS, c'è chi dovrà attendere il cedolino di aprile 2023? La tabella

Tutti coloro che non hanno già beneficiato della rivalutazione della pensione a gennaio, cioè coloro che hanno una pensione lorda superiore a 2.101,52 euro, saranno soggetti alla rivalutazione della pensione.

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Quelli con pensione al di sotto di questa soglia sono già stati rivalutati a inizio anno, utilizzando il 100% del tasso di inflazione confermato dall’ISTAT (7,3% come confermato dall’INPS). Per chi ha pensioni più alte, la rivalutazione è stata ridotta dal governo Meloni, rendendola meno favorevole rispetto al passato per chi ha pensioni medio-alte.

A causa delle modifiche dell’ultimo minuto apportate dalla Legge di Bilancio 2023, l’INPS ha avuto bisogno di più tempo per adeguare i propri sistemi, ritardando così i pagamenti di qualche mese. Anche se i pagamenti saranno retroattivi da gennaio 2023, tutto è stato posticipato a marzo, compreso il riconoscimento degli arretrati per febbraio.

Quanto aumenteranno le pensioni a marzo 2023?

Anzi, più che parlare di aumenti, sarebbe più opportuno parlare di tagli, in quanto gli importi riconosciuti sarebbero stati più alti senza le modifiche apportate dalla Legge di Bilancio 2023.

In base alle vecchie regole, la rivalutazione completa era prevista per le pensioni fino a quattro volte la pensione minima, il 90% del tasso tra quattro e cinque volte il minimo e il 75% oltre cinque volte il minimo.

Oggi, invece, le percentuali sono state riviste con penalizzazioni che aumentano all’aumentare dell’importo della pensione. Ad eccezione delle pensioni inferiori a 2.101,52 euro (quattro volte il minimo), dove la rivalutazione è stata mantenuta al 100%, tutti gli altri sono stati soggetti a un restringimento: 85% (rispetto al 90%) tra quattro e cinque volte il minimo, 53% tra cinque e sei volte, 47% tra sei e otto volte, 37% tra otto e dieci volte, e il 32% sopra dieci volte il minimo.

I risultati sono sintetizzati nella tabella della Circolare INPS n. 10/2023.

Ad esempio, per una pensione di € 3.000, ci sarà un aumento del 3,869%, portando il pagamento a € 3.116,07 (si prega di notare che tutte le cifre sono lorde). Per una pensione di 2.500 euro, l’aumento sarà del 6,205%, ovvero 155,12 euro in più da pagare da marzo 2023.

Per avere un’idea di quanto riceveranno di più, i pensionati dovrebbero guardare la sezione pertinente della tabella.

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