Credo che un errore comune a noi insegnanti, così come a tutti gli esseri umani, sia cercare di etichettare le persone, senza dar loro la possibilità di uscire dallo schema.
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Se questa, come diceva Pirandello, è una tendenza comune, poiché fissare qualcuno in una maschera o in uno schema dà sicurezza, ciò è tanto più vero nella scuola. Molto spesso infatti lo studente mediocre viene etichettato come tale e, nonostante si sforzi disperatamente per migliorare, resta inchiodato nell’opinione dell’insegnante a quel misero 5.5.
Allo stesso modo, lo studente bravo magari dice due parole striminzite, ma rimane sempre eccellente!
Dobbiamo stare attenti e cercare di valutare la prestazione e non la persona: infatti, se da una parte è comprensibile perdonare lo scivolone di uno studente sempre preparato, bisogna invece cambiare opinione quando ci troviamo di fronte alla prestazione eccellente di uno studente mediocre e riconoscergliela.
Ciò contribuirà a migliorare la sua autostima e lo spronerà a continuare a fare meglio. È vero che grosso modo il trend di uno studente, come si evince dalle valutazioni, è spesso sempre lo stesso, però noi docenti dobbiamo avere comunque il coraggio di valutare uno scritto o un orale per quello che sono, senza farci influenzare dal resto.
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Naturalmente, in fase di valutazione sommativa , terremo conto di tutto il percorso e della personalità dello studente.
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