Roma, 10 ottobre – Gilda Sportiello, deputata del Movimento 5 Stelle, è intervenuta in Aula con un discorso forte e diretto, denunciando il clima di intolleranza crescente nei confronti della libertà di ricerca e della comunità LGBTQI+. “È ormai evidente a tutti – ha dichiarato Sportiello – che stiamo assistendo a una grave ingerenza politica che mina la libertà delle università e della ricerca, sacrificata per meri calcoli politici e propaganda”.
Sportiello ha puntato il dito contro la maggioranza di governo, accusata di attacchi sempre più frequenti e pesanti nei confronti della comunità LGBTQI+, con particolare attenzione alla comunità trans. La deputata ha criticato l’approccio del leghista Rossano Sasso, responsabile secondo lei di un clima di intolleranza nelle scuole, e ha sottolineato l’ipocrisia di colpire docenti e mentre gli scienziati associazioni anti-diritti vengono protetti sotto l’etichetta di “Pro vita” “.
“Segnaliamo per l’ennesima volta – ha aggiunto – un clima insopportabile che mira a eliminare il dissenso ea rendere invisibili la soggettività come quella trans, già sotto attacco sul fronte della salute e dei diritti delle giovani e dei giovani”.
L’appello di Sportiello è chiaro: “Dobbiamo dire basta, ci sono limiti che non possono essere oltrepassati”. Un intervento che riaccende il dibattito sui diritti civili e sulla libertà di ricerca, temi che restano al centro del panorama politico italiano.
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