In questi giorni stiamo dando voce ai diversi pareri relativi ai profili di personale ATA. Abbiamo precisato che che il sistema di nomine è scevro dalle raccomandazioni come qualcuno sostiene, evidenziando che lo scorrimento delle graduatorie segue un preciso regolamento al quale le scuole devono attenersi.
Lo precisa anche un nostro lettore: “Quante cavolate! Chi non è in questo campo non capisce come funziona e fa i processi alle intenzioni. Ci vogliono determinati requisiti per poter essere chiamati, al sud è difficile anche con 15 punti per fare un esempio, dal centro minimo 10 punti (vi porto un mio esempio) al nord anche con 8 punti; chi vuole sperare in una supplenza deve avere un determinato punteggi o deve fare dei corsi per aumentare quest’ ultimo, le graduatorie sono visibili a tutti in ogni istituto scelto per concorrere; che poi ci sono delle ingiustizie riguardo i posti accantonati e dati agli ex lsu con il solo titolo di terza media ma con un tot di anni di pulizia nelle ditte, questo è vero, anche perché chi ha diversi titoli culturali e sacrifici si ritrova a fare il solito lavoro remunerato alla stessa maniera, con l’unica differenza è che senza diploma non possono concorrere per un profilo superiore di AA o AT”.
Le assunzioni del personale ATA deve passare dai concorsi
Paolo invece per quanto concerne il reclutamento del personale ATA, ma di tutto il personale in servizio nello Stato ha una sua precisa idea: “fosse per me eliminerei il discorso dell’accesso diretto senza concorso. Trattandosi di posto pubblico è più che lecito fare un concorso, quantomeno per avere la certezza che chi assumo nella pubblica amministrazione sappia parlare e scrivere in Italiano”.
In realtà è già così, ma occorre distinguere l’aspetto relativo agli incarichi annuali del personale ATA individuato dalle graduatorie di istituto di terza fascia e quello delle immissioni in ruolo. Per il personale ATA avviene tramite concorso per soli titoli.
Ecco tutti i testi per prepararsi al concorso ordinario 2022 della scuola
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