Ai colleghi docenti di ogni ordine e grado, al personale amministrativo e a tutto il personale ata.
Cari colleghi, non possiamo più permettere ai ciarlatani di tutta la politica italiana e alla servitù degli stessi e cioè, ai sindacati di continuare a lapidare con il menefreghismo la nostra scuola.
Rappresentiamo, o almeno dovremmo rappresentare nella società, il punto di partenza di ogni crescita sociale, culturale, civile ed economica. Potremmo essere, con il nostro lavoro di educatori la speranza di ogni nazione democratica.
Noi siamo responsabili del futuro della nazione e, dovremmo assolutamente, renderci conto di quale importante compito abbiamo nel crescere generazioni future che vadano a cambiare e a sostituire chi per mantenere la poltrona di comando farebbe di tutto…il tutto contro di noi, perché in realtà di noi hanno paura. In realtà siamo considerati pericolosi, lo dimostrano i fatti.
Ci tengono lontani dal progresso economico, dallo sviluppo della carriera professionale, ci tengono buoni con le bugie, con le false promesse lo si vede da questo ultimo rinnovo del contratto rinviato, rinviato e rinviato. Adesso il governo è caduto o dovrà cadere ancora, e la scuola?
Ma si la scuola secondo loro può attendere, tanto stanno zitti..non scioperano e poi i sindacati li tengono calmi. Queste sono loro convinzioni e naturalmente non sono le nostre.
Cari colleghi, abbiamo anche le nostre responsabilità, ci siamo quasi rassegnati e quasi convinti che non riusciremo a cambiare le cose. Invece no, noi possiamo cambiare tutto, possiamo formare una classe politica che sappia governare e nel frattempo scendere in piazza per farci sentire, mandare loro un messaggio chiaro e forte.
Andetevene tutti a casa!
Da oggi il mondo della scuola migliorerà la società perché non stiamo più ai vostri porci comodi. Siamo una potenza di sviluppo culturale, sociale ed economico lo abbiamo dimenticato, cerchiamo lo lo abbiamo nascosto ma se vogliamo lo ritroviamo.
Ernesto C.
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