A partire da febbraio 2023, l’importo minimo mensile per l’assegno unico universale INPS sarà di 54,1 euro, mentre l’importo massimo sarà di 189,2 euro. Inoltre, saranno aumentate le soglie di reddito per la dichiarazione ISEE, così come gli importi dei bonus per le madri under 21, le famiglie con doppio reddito, per il terzo figlio e gli eventuali successivi. La dichiarazione ISEE deve essere rinnovata entro la fine del mese e sono già state inviate sei milioni di dichiarazioni DSU.
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L’INPS ha già versato l’assegno di febbraio 2023 ai 5,4 milioni di famiglie con figli che hanno diritto all’assegno universale per l’infanzia, e i crediti saranno disponibili sui loro conti bancari a partire da questa settimana. Il nuovo assegno mensile tiene conto del costo della vita ed è più ricco e sostanzioso di prima, raggiungendo una gamma più ampia di genitori idonei.
Gli importi aggiornati, le tabelle
L’adeguamento annuale basato sull’indice di inflazione è previsto dalla legge, secondo il testo legislativo che ha istituito l’assegno universale per figli (Dlgs 230/2021). L’INPS ha deciso di adeguare le indennità a partire da febbraio, mentre la quota rivista per gennaio sarà versata a marzo. I nuovi importi per il 2023 saranno resi noti nei prossimi giorni quando l’INPS pubblicherà la relativa circolare. Tuttavia, il quotidiano Il Sole 24 Ore ha già annunciato ufficialmente il tasso di revisione, che è pari all’8,1%, in linea con la variazione media annua dell’indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie degli operai e degli impiegati (FOI) stabilito dall’Istat, concordato in coordinamento con il Ministero delle Finanze.
L’INPS ha applicato l’adeguamento sia agli importi base dell’Assegno Universale per l’Adulto previsto per ciascun figlio (l’importo minimo sarà aumentato dai precedenti 50 euro a 54,1 euro, mentre l’importo massimo sarà di 189,2 euro, precedentemente 175 euro), sia alle soglie ISEE che modulano gli importi. Ad esempio, la fascia di reddito ammissibile all’importo massimo, attualmente inferiore a 15.000 euro ISEE, sarà aumentata a 16.215 euro, includendo quindi un maggior numero di beneficiari, mentre l’importo minimo sarà disponibile per le famiglie con un ISEE superiore a 43.240 euro.
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L’adeguamento sarà applicato anche ai bonus richiesti dalla legge. Ad esempio, nella fascia ISEE più bassa, il bonus per il secondo percettore di reddito da lavoro (se entrambi i genitori lavorano) passerà da 30 a 32,4 euro, mentre il bonus per le mamme under 21 passerà da 20 a 21,6 euro, e per i figli successivi da 85 a 91,9 euro.
Impatto sulle quote, le tabelle INPS
Utilizzando il calcolatore degli assegni familiari universali disponibile online su Il Sole 24 Ore, aggiornato con gli importi rivisti e le ultime novità introdotte dalla Legge di Bilancio, si può facilmente proiettare l’impatto dell’adeguamento inflazionistico su un nucleo familiare. In base all’ultimo rapporto INPS sui beneficiari degli assegni familiari universali (aggiornato a dicembre 2022), l’aumento della soglia minima ISEE a 16.215 euro aumenterà ulteriormente il numero di figli aventi diritto all’importo massimo del beneficio (attualmente oltre quattro milioni di bambini, pari al 47% dei beneficiari). In pratica, da febbraio, circa la metà dei beneficiari riceverà quasi 190 euro a figlio. Un altro 22,3%, che fino ad oggi percepiva l’importo minimo dovuto a un ISEE superiore a 40.000 euro o in assenza di un ISEE valido, riceverà ora 54,1 euro a figlio.
Rinnovo ISEE
La scadenza per il rinnovo dell’ISEE è a fine mese. Mancano ancora due settimane per presentare la DSU (Dichiarazione Sostitutiva Unica) all’INPS e aggiornare l’indicatore.
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