Anche quest’anno, puntuali nel mese appena iniziato, arriveranno le immissioni in ruolo 2022/23.
I docenti interessati sono già in fibrillazione per conoscere se entreranno o meno nel contingente di coloro che il primo settembre stipuleranno un contratto a tempo indeterminato, mentre quelli che già sono sicuri di essere immessi in ruolo per la posizione occupata nelle graduatorie regionali di merito dei concorsi o nelle graduatorie ad esaurimento provinciali, sono altresì in fibrillazione per sapere in quale scuola saranno immessi in ruolo.
Sono docenti che spesso attendono da anni la stabilizzazione che arriva solo ora dopo una lunga storia di precariato, di retribuzioni che sono erogate dopo mesi, di limitate tutele contrattuali, di instabilità lavorativa con continui cambi di scuole di servizio, di compilazione di graduatorie con regole sempre diverse.
Ora bisogna aspettare l’autorizzazione del contingente di posti, richiesto dal Ministero dell’Istruzione, da parte del MEF, ricordiamo che i posti autorizzati saranno divisi al 50% tra i due canali di reclutamento, le graduatorie di merito regionali e le graduatorie ad esaurimento provinciali.
I docenti in graduatoria di merito hanno la priorità nella scelta della sede rispetto ai docenti in GAE.
Un altro passaggio propedeutico alle immissioni in ruolo 22/23 sono le annuali istruzioni operative ( per gli addetti ai lavori l’Allegato A) che quest’anno dovranno chiarire diversi aspetti tra cui cosa fare se le graduatorie del concorso ordinario bandito nel 2020 non sono ancora pronte.
Sul contingente e sull’allegato A i sindacati saranno presto convocati per l’informativa prevista.
Da quali graduatorie saranno assunti i docenti nel 22/23?
Questa è una delle domande più frequenti tra gli interessati alle immissioni in ruolo che saranno disposte nelle prossime settimane.
Abbiamo già detto che il 50% dei posti sono appannaggio delle GAE nelle province in cui queste non sono esaurite ( si prenderanno in considerazione le GAE aggiornate quest’anno).
L’altro 50% dei posti è appannaggio dei concorsi e delle varie graduatorie regionali vigenti.
1) Il 100% dei posti è appannaggio del concorso del 2016, ma solo se nel concorso bandito 6 anni fa ci sono vincitori, per gli idonei ormai le graduatorie del vecchio concorso sono definitivamente decadute.
2) Se restano posti dopo la fase 1), il 50% di questi posti sono assegnati al concorso del 2018 l’altro 50% al concorso ordinario per esami e titoli del 2020.
Se ancora restano posti, questi saranno assegnati alla cosiddetta “Call veloce”, ripristinata per le immissioni in ruolo per il 22/23.
Per il 22/23, dopo la fase ordinaria delle immissioni in ruolo dalle graduatorie sopra indicate ed esclusivamente per i posti di sostegno nelle scuole di ogni ordine e grado, saranno assunti con contratto a tempo determinato al 31.8.2023 i docenti inseriti nella prima fascia di sostegno delle GPS aggiornate nel 2022, ai sensi del comma 4 dell’art. 59 della legge 106/2021.
Sul contingente 21/22 infine ( 14.420 posti) e su posti curricolari nella scuola secondaria di primo e di secondo grado saranno assunti, con decorrenza 22/23, i docenti vincitori del concorso straordinario bis in via di espletamento.
Libero Tassella.
Ecco tutti i testi per prepararsi al concorso straordinario 2022 della scuola
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