La ministra Fedeli ha annunciato tre concorsi per la scuola, il primo è di imminente emanazione, vedrà la luce già ad inizio 2018, a seguire altri due. Su tale scelta abbiamo già evidenziato i nostri dubbi, dubbi non solo nostri ma condivisi anche da illustri giornalisti del settore. Il rischio che da questi concorsi creino graduatorie regionali inesauribili è dietro l’angolo.
Concorso della scuola del 2018, non tutti potranno partecipare
Sui paletti voluti dal governo circa la partecipazione al concorso non abbiamo nulla da obiettare, piuttosto facciamo notare che in passato tale scelta, ovvero quella di precludere la partecipazione al concorso al personale già di ruolo, ha spinto i diretti interessati ad impugnare il provevdimento, bloccando di fatto il concorso stesso e costringendo poi il MIUR a prevedere sezioni suppletive riservate a tale personale. Forse la vera volontà del MIUR è di quella rallentare l’iter per poi scaricare le colpe sugli ricorsisti? Come diceva qualcuno a pensar male si fa peccato ma a volte ci si azzecca.
Concorso riservato 2018, chi può partecipare?
Se il MIUR vuole impedire al personale di ruolo di partecipare ai nuovi concorsi, chi invece ha pieno diritto sono i precari della scuola, stando a quanto riportato da alcuni quotidiani. Potranno partecipare al concorso solo coloro i quali risultano iscritti alle graduatorie ad esaurimento oppure in II fascia di istituito perchè abilitati. Gli stessi ITP, Insegnanti Tecnico Pratici, inseriti in seconda fascia con ricorso, a nostro parere potranno partecipare, e se in possesso della specializzazione sul sostegno, anche per i posti riservati a tale personale.
Concorso riservato, non può partecipare il personaole di ruolo
Come abbiamo già evidenziato restano fuori, o forse è meglio usare il condizionale, resterebbero dunque fuori, solo i docenti di ruolo, salvo qualche sentenza del T.A.R e di questi tempi di sentenze ne abbiamo viste parecchie. Tali docenti, se decideranno di impugnare il DM, potranno partecipare per le classi di concorso per le quali sono in possesso dell’abilitazione e non per quelle invece dove non la possiedono. Gli ITP di ruolo in virtù delle recenti semntenze potrebbero partecipare per quelle classi di concorso previste dal loro titolo di studio. Potrebbe anche verificarsi che tali docenti possano optare di partecipare al concorso per i posti vacanti di una regione del SUD nella speranza di riuscire ad avvicinarsi a casa. Un tale scenario, tuttavia, scatenerebbe l’ennesima guerrafra poveri, ma tanto ormai ci siamo abituati.