Roma, 14 novembre – Il deputato del Movimento 5 Stelle, Antonio Caso, Capogruppo in Commissione Cultura alla Camera, ha duramente criticato la recente proposta del Ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara di introdurre voucher per il diritto allo studio, riservandoli esclusivamente agli studenti delle scuole paritario. Caso ha definito “sconcertanti” le parole del ministro, sostenendo che il diritto allo studio dovrebbe essere accessibile a tutti gli studenti, indipendentemente dal tipo di scuola frequentata.
Secondo Caso, un sistema di voucher educativo potrebbe essere una misura valida per sostenere le famiglie, ma solo se applicato con criteri di equità e trasparenza. “Noi del Movimento 5 Stelle riteniamo che una dote educativa sia essenziale per supportare lo studio – ha dichiarato il deputato – e infatti avevamo già proposto questa misura oltre un anno fa. Tuttavia, dovrebbe essere disponibile per tutti gli studenti e basarsi sull’indicatore ISEE, in modo da aiutare in particolare chi ne ha più bisogno, senza fare favoritismi a vantaggio delle scuole private”.
Il dibattito su questa tematica si inserisce in un contesto più ampio, segnato dalla crescente preoccupazione per la politica educativa del Governo Meloni, che – a detta di molti esponenti dell’opposizione – sembra orientata a favorire le istituzioni private a discapito della scuola pubblica. La Legge di Bilancio in discussione, infatti, prevede un emendamento presentato dal deputato Maurizio Lupi per l’assegnazione di 100 milioni di euro alle scuole d’infanzia private. Questo mentre è previsto un taglio di oltre 7.000 posti tra docenti e personale ATA, sollevando dubbi sulle reali priorità dell’esecutivo in materia di istruzione pubblica.
L’appello del M5S è chiaro: il diritto allo studio deve essere un principio universale, che valorizzi l’istruzione come un bene comune e accessibile a tutti. La decisione del Governo di privilegiare le scuole paritarie rischia, secondo il Movimento, di creare una disparità di trattamento e un’ingiustizia sociale, penalizzando le famiglie meno abbienti e riducendo le risorse per la scuola pubblica.
Il Movimento 5 Stelle promette di continuare a lottare affinché le scelte politiche in ambito educativo siano orientate all’inclusione e al sostegno della scuola pubblica, considerata una colonna portante del sistema educativo italiano.
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