HomeNotizieAnnunciati 3000 euro di arretrati con il rinnovo del contratto 2025

Annunciati 3000 euro di arretrati con il rinnovo del contratto 2025

Aumenti stipendiali fino al 16% entro il 2030, ma l'inflazione incombe

Il prossimo rinnovo del contratto scuola, atteso per l’inizio del 2025, porterà una serie di importanti novità per i docenti. Innanzitutto, ci saranno 3.000 euro di arretrati da vacanza contrattuale che verranno erogati una volta firmato l’accordo. Inoltre, sono previsti aumenti stipendiali complessivi del 16% entro il 2030, grazie alle risorse già stanziate dal governo.

Tuttavia, l’inflazione rappresenta una sfida da tenere in considerazione. Le stime indicano che i prezzi aumenteranno del 6% dal 2025 al 2030, pertanto i contratti dovranno essere calibrati per preservare il potere d’acquisto dei docenti.

Tempistiche e punti ancora da definire, siamo solo agli annunci

Nonostante le buone notizie, le tempistiche per il rinnovo contrattuale non sono ancora certe. Ministero e sindacati devono ancora trovare un punto di incontro su diversi temi, tra cui la mobilità e le questioni economiche.

Al momento, non è stato ancora certificato l’atto di indirizzo unico che riguarda sia il Ministero dell’Istruzione e del Merito (MIM) che il Ministero dell’Università e della Ricerca (MUR). Una volta sbloccata questa situazione, l’ARAN potrà convocare i sindacati per avviare le trattative.

Aumenti in busta paga e arretrati fino a 3000 euro

Secondo le stime, una volta siglato il nuovo contratto, i docenti dovrebbero vedere in busta paga aumenti di 150 euro lordi al mese per il 2025, 70 euro netti per il 2024 e “qualche spicciolo” per il 2022-2023.

Inoltre, l’indennità di vacanza contrattuale, ovvero i 3.000 euro di arretrati, verrà integrata in una soluzione unica al momento della firma dell’accordo.

Le priorità sindacali

Oltre agli aumenti stipendiali, i sindacati puntano anche al recupero di quanto perso nel 2013, grazie a una recente sentenza della Cassazione. Inoltre, dovranno essere affrontate le questioni relative all’indennità di vacanza contrattuale per il triennio 2022-2024.

Solo una volta risolti questi aspetti sarà possibile e sensato procedere con la firma del nuovo contratto e l’applicazione degli aumenti previsti.

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