E’ stato aperto il confronto tra le forze politiche e le oo.ss. sulla legge di bilancio dello Stato per il 2022 e si resta in attesa di vedere le mosse che il Ministro Bianchi farà per l’apertura del tavolo per il rinnovo contrattuale per il personale della scuola.
Da quanto leggiamo sembrano confermate le preoccupazioni dei protagonisti delle comunità scolastiche: per la scuola italiana una grande attenzione mediatica legata all’emergenza pandemica che però non corrisponde a scelte politiche moderne e coraggiose.
I partiti di maggioranza e di opposizione hanno presentato emendamenti che appaiono guardare a piccoli interessi di categoria piuttosto che avere una visione unitaria di sistema.
Siamo già in campagna elettorale dove si guarda più a conquistare voti a destra e manca lasciando il sistema scolastico in una condizione di inadeguatezza per un paese moderno.
Sembra mancare il coraggio politico di mettere in campo un insieme di scelte innovatrici che diano al sistema quel necessario impulso tale da renderlo dinamico, efficiente, produttivo e attraente.
Ancodis – guardando alle proposte – dichiara la sua preoccupazione per la miopia politica che continua a tenere il sistema bloccato e debole in un Paese che a detta di tutti lo si vuole più moderno e inserito a pieno titolo nell’Europa dei grandi.
Il sistema Paese sarà più competitivo se più forte sarà il suo sistema scolastico capace di riconquistare quel credito sociale e culturale che oggi sembra essere perso.
Che fare allora? Dare il via a quella “rivoluzione culturale” capace di immettere nel tessuto sociale del paese quella linfa tale da rendere pienamente vitali tutti gli “organi” economici, sociali e culturali del paese.
Dal nostro punto di vista occorre procedere a scelte tempestive e strutturali che si possono elencare nei seguenti punti:
- a) prevedere per tutte le classi un numero massimo di15/20 alunni per classe;
- b) azzerare in tre anni il precariato storico;
- c) scardinare il sistema delle gabbie stipendiali superate dalla moderna complessità della funzione docente prevedendo una VERA, diversa e motivante progressione della carriera docente;
- d) favorire la continuità didattica con la permanenza nelle cosiddette scuole di frontiera o territorialmente svantaggiate;
- e) realizzare un piano “scuola sicura” capace di dare in un quinquennio scuole sicure e moderne a tutte le comunità scolastiche;
- f) determinare un modello contrattuale per la valorizzazione professionale del personale scolastico, a partire dal riconoscimento del LAVORO di tutte le figure professionali IMPEGNATE a diverso titolo nel funzionamento organizzativo e didattico.
Non bastano più dichiarazioni ammiccanti, non bastano più le sbandierate risorse economiche, non bastano affatto i reclutamenti di personale se manca la VISIONE della scuola dei prossimi decenni.
Chi oggi parla di un sistema scolastico moderno più corrispondente ai nuovi bisogni formativi e alle nuove necessità organizzative deve essere un “competente e illuminato visionario”.
Altrimenti sarà per tutti una storica e sonora sconfitta!
ANCODIS
L’ANCoDiS sostiene il riconoscimento giuridico e contrattuale dei Collaboratori dei DS e figure di sistema che lavorano nelle autonome Istituzioni scolastiche.
Consigliamo: Il manuale del docente
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