Molti insegnanti scelgono di dedicare il proprio tempo libero a progetti e attività extra per arricchire l’offerta formativa della scuola.
Purtroppo lo Stato tassa pesantemente questo impegno aggiuntivo: come denuncia Ancodis in un recente appello, su 2100 euro lordi percepiti da un docente per un progetto PON, ben 1021 euro vengono trattenuti fra tasse e contributi previdenziali.
Al netto delle ritenute il compenso scende a poco più di 10 euro l’ora. È chiaro che così facendo si disincentiva il lavoro volontario nelle scuole.
Ancodis chiede una riduzione della pressione fiscale sui redditi da attività svolte nell’ambito del PTOF e del funzionamento scolastico.
Soltanto riconoscendo economicamente questo impegno si darà un segnale di gratitudine ai docenti e si potrà migliorare concretamente la formazione degli studenti.
Lo Stato dovrebbe incoraggiare chi lavora legalmente per la scuola, invece di tassare eccessivamente chi sceglie di fare di più nel proprio ruolo educativo.
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