Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) ha portato un notevole flusso di risorse nelle scuole, destinate alla digitalizzazione e all’ammodernamento. Tuttavia, come spesso accade, la gestione di queste risorse è rimasta concentrata nelle mani di poche persone, solitamente riconducibili al noto “cerchio magico” dei dirigenti.
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Tra di essi ci sono coloro che si distinguono per la loro abilità nella rendicontazione, nell’elaborazione di progetti o nell’acquisizione di finanziamenti, e così via. Ma il requisito principale resta l’appartenenza al “cerchio magico”.
Per gran parte dei docenti, la destinazione esatta delle risorse ai loro colleghi appartenenti a questa “cricca” rimane spesso un mistero. Tuttavia, scoprire queste informazioni è relativamente semplice, in quanto i documenti relativi all’uso delle risorse pubbliche devono essere pubblicati nell’amministrazione trasparente di ogni istituto scolastico.
Basta fare una breve ricerca per scoprire che i nomi dei soliti protagonisti si ripetono frequentemente, e che le somme di denaro che finiscono nelle loro tasche sono spesso molto cospicue, tanto da far invidia anche ai colleghi più anziani.
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