Roma, 18 marzo – Il diritto all’istruzione degli studenti con disabilità in Italia è sotto attacco, tra gravi disparità territoriali e famiglie costrette a intraprendere battaglie legali per ottenere le ore di sostegno necessarie. È quanto emerge dai dati diffusi dall’ISTAT, che rivelano una situazione critica e profondamente ingiusta, con il governo accusato di immobilismo.
Secondo l’ISTAT, gli studenti con disabilità ricevono in media 15,6 ore settimanali di sostegno. Tuttavia, il quadro nazionale è tutt’altro che uniforme: al Nord si registra una media di 13,9 ore settimanali, mentre al Mezzogiorno si arriva a 17,3 ore. Paradossalmente, proprio nelle regioni meridionali si riscontra una carenza più marcata di assistenti all’autonomia e alla comunicazione. In Campania, ad esempio, si arriva a un rapporto di 7,5 alunni per ogni assistente, un dato che evidenzia una situazione insostenibile per molte famiglie.
Il capogruppo del Movimento 5 Stelle in commissione cultura alla Camera, Antonio Caso, ha definito questa situazione “una discriminazione inaccettabile”. “Chi ha risorse economiche e la forza di lottare può almeno provare a far valere i propri diritti, ma chi non può permettersi un ricorso resta semplicemente escluso. Non possiamo più tollerare questa ingiustizia: il diritto all’inclusione scolastica deve essere garantito in modo equo su tutto il territorio nazionale”, ha dichiarato Caso.
Il M5S ha presentato un’interrogazione parlamentare per chiedere al Ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara quali misure intenda adottare per garantire un’assegnazione tempestiva e adeguata delle ore di sostegno. L’obiettivo è evitare che le famiglie debbano rivolgersi ai tribunali per ottenere ciò che dovrebbe essere un diritto fondamentale.
Le preoccupazioni sollevate dal Movimento 5 Stelle trovano eco anche nelle difficoltà quotidiane affrontate dalle famiglie coinvolte. La mancanza di risorse e la gestione disomogenea del sostegno scolastico rappresentano un ostacolo non solo per gli studenti con disabilità, ma anche per il principio stesso di inclusione scolastica sancito dalla nostra Costituzione.
Nel frattempo, il silenzio del governo su questo tema solleva interrogativi sempre più pressanti. La comunità scolastica e le associazioni per i diritti dei disabili chiedono azioni concrete e immediate per risolvere una crisi che non può più essere ignorata.
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