Nella sua ultima intervista a La Repubblica, l’economista e banchiere Lorenzo Bini Smaghi esprime forti perplessità sulle previsioni di crescita contenute nel Def approvato dal governo. Secondo Bini Smaghi le stime di espansione del Pil per il biennio 2024-2026, rispettivamente del 2,4% e dell’1,8%, appaiono eccessivamente ottimistiche e non supportate da analisi accurate.
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Ciò potrebbe creare seri problemi se il reale andamento economico non dovesse corrispondere a queste previsioni troppo rosee. Infatti, per rispettare gli obiettivi di deficit fissati al 4,3%, 3,7% e 3% del Pil, in assenza di crescita solida servirebbero inevitabilmente manovre correttive sul lato della spesa pubblica o delle entrate fiscali.
Bini Smaghi auspica quindi che il governo specifichi concretamente quali misure intende adottare per compensare eventuali scostamenti al ribasso del Pil e garantire il rispetto dei saldi di finanza pubblica concordati con l’Ue, evitando così tagli indiscriminati o aumenti delle tasse a scoppio ritardato. In assenza di dettagli, rimangono forti dubbi sulla sostenibilità del quadro macroeconomico delineato nel Def.
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