L’Ufficio Scolastico Regionale (USR) Sicilia si trova al centro di un delicato equilibrio organizzativo. Negli ultimi anni, i direttori generali si sono avvicendati con una frequenza di due o tre anni, lasciando periodi di vuoto istituzionale che hanno sollevato interrogativi sul futuro della scuola siciliana. Questo è il contesto che Aldo Mucci, membro del direttivo nazionale SGS Scuola, ha voluto mettere in evidenza, sottolineando le sfide e le opportunità che la scuola oggi affronta.
“La scuola è una delle più importanti istituzioni del nostro Paese, un ponte di trasmissione di cultura, conoscenze e democrazia. Tuttavia, si ritrova spesso senza una guida stabile, proprio in un momento storico che richiede un impegno condiviso e una profonda capacità di adattamento ai cambiamenti della società,” dichiara Mucci. Un richiamo, il suo, all’urgenza di garantire alla scuola siciliana la leadership necessaria per affrontare le sfide contemporanee.
Nonostante le difficoltà, Mucci riconosce il prezioso contributo dell’attuale vice direttore generale dell’USR Sicilia, Marco Anello. “In questa ‘vacatio’ dal gusto pirandelliano, emerge con forza il significativo lavoro di Anello, che con professionalità e competenza si destreggia tra le numerose esigenze di un sistema scolastico complesso. Il suo operato rappresenta un esempio di dedizione e capacità gestionale, indispensabili per mantenere alta la qualità dell’istruzione nell’isola.”
Mucci esprime anche un auspicio per il futuro: “Ci auguriamo che il nuovo direttore generale possa proseguire con lo stesso dinamismo e dedizione il lavoro svolto da Marco Anello, al quale va il nostro profondo apprezzamento.”
La scuola, secondo Mucci, è un bene da cercare e amare, un dovere che spetta non solo agli educatori, ma anche alle famiglie, agli studenti e alle istituzioni. In un periodo segnato da cambiamenti sociali e culturali senza precedenti, la scuola deve essere al centro di un impegno collettivo per garantire il futuro delle nuove generazioni.
Questo appello, accompagnato da un tributo a chi ha saputo farsi carico di una situazione complessa, rappresenta un invito alla riflessione e all’azione per preservare l’integrità e la rilevanza della scuola siciliana.
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