Raggiunta l’intesa con i sindacati, prende corpo il piano straordinario per i precari. Una sorta di “sanatoria” per tutti compresi chi ha maturato i 36 mesi di servizio, i cosiddetti triennalisti.
Niente meritocrazia dunque?
La meritocrazia sostengono precari e sindacati è stata conquistata sul campo, i 36 mesi di servizio prestati ne sono la certificazione con buona pace di chi ne aveva fatto una bandiera e parlato di governo del cambiamento.
Ma sono tutte rose e fiori?
Probabilmente no perchè i precari dovranno affrontare un percorso abilitante biennale costoso e probabilmente dovranno pure superare una prova preselettiva che si tratta di un pro-forma.
A questi docenti precari inoltre sarà data anche la possibilità di partecipare al concorso ordinario.
Il concorso, sia quello riservato che quello ordinario, sarà su base regionale. Prima di avviare i PAS sarà stilata una graduatoria regionale che terrà conto dei titoli e del servizio, chi si posizionerà nei posti utili potrà partecipare al PAS, gli altri all’ordinario. Concluso il PAS otterranno l’abilitazione e saranno via via immessi in ruolo.
Non è ancora chiaro il costo del corso universitario, c’è chi parla di 2 mila Euro e chi addirittura di 3 mila. Staremo a vedere.