Anche per l’anno 2023-2024 il Ministero dell’Istruzione conferma il solito, inadeguato percorso di formazione e prova per i neoassunti. La bozza di nota illustrata alle organizzazioni sindacali a fine ottobre non prevede cambiamenti sostanziali rispetto al passato, ignorando le numerose criticità più volte segnalate.
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Il percorso ripropone gli stessi, insufficienti 50 ore di formazione, divise in moduli generici e disconnessi dalla realtà delle classi. Laboratori, visite a scuole “innovative” e formazione online si riducono a mere burocrazie cartacee, senza alcun reale beneficio per i docenti.
Anche il ruolo del tutor rimane fumoso: affiancare 3 colleghi è impensabile, ma nessuna indicazione concreta è data per evitare questa débâcle. Intanto, i dirigenti sono sovraccaricati da inutili relazioni anziché concentrarsi sull’osservazione in classe.
Corso di formazione per i neoassunti
In tutto questo, manca totalmente un’analisi delle competenze iniziali e una valutazione formativa seria. Il portfolio e il colloquio finale rimangono scatole vuote, mentre la conferma in ruolo rimane un miraggio per molti giovani docenti.
È ora che il Ministero ascolti le richieste sindacali e si decida a riformare davvero questo inutile carosello burocratico, garantendo finalmente una formazione di qualità per i neoassunti e un futuro certo per la scuola.
Ketty
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