Sembra un vero e proprio addio ai 24 Cfu utili per partecipare ai concorsi per l’assunzione dei docenti e per l’iscrizione alle graduatorie di terza fascia di istituto 2022 e alle GPS. Lo lascia intendere l’attuale ministro Bianchi.
L’obbligo dei 24 CFU venne introdotto dal governo Renzi e che hanno aperto un mercato infinito fra università, il costo per acquisirli è di 500 Euro. Ma oggi il ministro Bianchi sembra essere scettico, sembra intenzionato a mandarli in soffitta: “non rappresentano il modello più corretto per diventare insegnante. Noi abbiamo oggi nel nostro ordinamento due lauree abilitanti per l’infanzia e per la primaria mentre chi fa una scelta disciplinare deve recuperare successivamente le competenze pedagogico didattiche; e invece dobbiamo creare dei percorsi che abbiano sin dall’inizio queste competenze per chi vuole fare l’insegnante”.
Dunque per il ministro i 24 CFU non sarebbero più efficaci, il modello sembra tramontato con buona pace di chi intanto ha speso denaro per acquisire i crediti in discipline antropo-psico-pedagogiche e in metodologie e tecnologie didattiche.
Potrebbero già non essere richiesti al prossimo concorso ordinario 2022, il bando è atteso entro la fine del 2021 e le prove saranno già in primavera del 2022 per avere i vincitori in cattedra dal 1° settembre del prossimo anno scolastico.
Basterà la laurea per i docenti della Tabella A e il Diploma per quelli della Tabella B.
Intanto a chi deve prepararsi al concorso ordinario 2020 consigliamo i testi da acquistare per prepararsi alle prove.
Le convocazioni per i posti a tempo determinato
Ecco tutti i testi per prepararsi al concorso ordinario 2021 della scuola
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