Le madri italiane che hanno dovuto sospendere la propria attività lavorativa per prendersi cura dei figli possono beneficiare di interessanti agevolazioni previste dal nostro sistema pensionistico. Queste misure rappresentano un valido aiuto per colmare il divario contributivo che spesso penalizza le donne nell’accesso alla pensione, a causa delle difficoltà nella conciliazione tra lavoro e vita privata.
Tra le principali agevolazioni troviamo uno sconto di 1 anno sui contributi richiesti per la pensione anticipata, che scende da 42 anni e 10 mesi a 41 anni e 10 mesi per le madri. La legge Dini riconosce inoltre 4 mesi di sconto per ogni figlio sulla pensione di vecchiaia, fino ad un massimo di 1 anno.
In alternativa alle riduzioni contributive, le donne possono beneficiare di incrementi del coefficiente di trasformazione per ottenere assegni più consistenti: 1 anno in più per chi ha 1-2 figli, 2 anni per chi ne ha almeno 3.
Anche l’Ape Sociale e l’Opzione Donna prevedono agevolazioni per le madri, con sconti fino a 2 anni sui requisiti contributivi e la possibilità di andare in pensione a 59-60 anni.
Infine, vengono riconosciuti contributi figurativi per periodi di maternità fino a 6 anni di età del bambino e per assistenza a familiari non autosufficienti.
Si tratta di misure importanti per valorizzare il lavoro di cura svolto dalle donne e garantire una pensione equa che tenga conto delle difficoltà incontrate nella carriera lavorativa.
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