Un importante evento live sul tema della stabilizzazione è stato presentato ieri su Facebook da “La Voce della scuola” e dall’editore del blog il prof. Diego Palma.
Noi come sindacato di Adesso Scuola vogliamo complimentarci per il grande successo della puntata e vogliamo invitare i politici presenti a concretizzare quanto è stato detto a migliaia di ascoltatori presenti, docenti precari e non. Grande approfondimento sull’argomento a partire dalla lettera iniziale di un docente precario Valerio Polito, letta da Claudio come spunto per iniziare il dibattito, ai vari interventi di spiccate figure politiche come il senatore responsabile scolastico della lega Pittoni, il senatore del partito democratico Verducci, il senatore del partito socialista Italiano Nencini, Pino Turi della UIL scuola a Francesco Tulone, Confasi Sicilia Scuola e Zinzi consigliere regionale della Lega in Campania. Ciò che è emerso all’unisono è la complicata e vorticosa situazione che vive il docente precario. Come sostiene Verducci essere precari non è una colpa ma è essere figli di un sistema ingiusto che va modificato, un sistema che si è soffermato solo sull’argomento “MERITO” ai fini del reclutamento; a tal proposito asserisce il prof. Di Palma che la meritocrazia la si conquista anche con l’esperienza sul campo e che avere 36 mesi al servizio servizio dello Stato è proprio ciò che accomuna tanti precari e che rende già meritevoli.
“La scuola non è un opificio”, continua Turi, affermando che anche i docenti precari esercitano una professione vera e propria; il loro lavoro va riconosciuto come diritto ed e’ ingiusto lo sfruttamento economico e sociale che vivono questi docenti. Vanno stabilizzati, continua Turi, coloro che abbiano almeno 36 mesi di servizio, tesi che noi di Adesso Scuola “sposiamo”in pieno perché lo abbiamo sempre sostenuto. I concorsi sono stati fallimentari soprattutto durante questo periodo di pandemia e di straordinarietà che ci siamo trovati a vivere. Speriamo e confidiamo nell’intervento che i senatori presenti attraverso la lettera presentata al neo ministro Bianchi chiedono e cioè la stabilizzazione per il prossimo anno scolastico attraverso l’immissione in ruolo per titolo, servizio e competenza professionale riagganciandosi così alla normativa europea. Inoltre, bisogna avere a regime una forma di reclutamento che renda più accessibile anche l’abilitazione difficile da ottenere. Grazie a Diego e a Claudio che la scuola fa sentire la sua voce e che essa possa avere una ripercussione reale e veritiera.
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