7 ERRORI DA EVITARE QUANDO SCRIVI UN CV DA STUDENTE 

Nel momento in cui stai studiando all’università, o comunque stai ancora finendo i tuoi studi, non ci pensi, ma sta di fatto che, da lì a poco, avrai necessità di scrivere il tuo curriculum vitae. Il curriculum vitae è un vero biglietto da visita in grado di spalancarti le porte verso il mercato del lavoro, quindi è fondamentale scriverlo e scriverlo bene. Il consiglio degli esperti è quello di dedicare del tempo alla strutturazione del tuo CV in modo da non farti trovare impreparato. Tra l’altro, può accadere che nella bacheca dell’università appaiano di tanto in tanto annunci di lavoro che potrebbero fare a caso tuo anche se sei ancora impegnato con gli esami, ad esempio offerte di lavoro part-time in linea con il tuo percorso di studi o le tue passioni. Certo, quando ci si trova per la prima volta davanti a un foglio di carta bianco con l’intenzione di scrivere un curriculum vitae efficace per cercare un primo lavoro, è facile essere presi da sconforto. Ma è sufficiente farsi guidare da alcune linee guida e non commettere gli errori più comuni, per creare un curriculum per studenti perfetto.

• Come iniziare a scrivere un cv senza esperienza

Creare un CV per studenti non è molto diverso rispetto allo scrivere un curriculum vitae mentre si è già nel mercato del lavoro. La struttura del CV è infatti similare: si inizia con i dati personali e i contatti (indirizzo email e numero di telefono), seguono le esperienze formative e professionali. Queste ultime saranno probabilmente minime essendo tu ancora uno studente, ma nel caso in cui abbia svolto dei lavori estivi o part-time durante il tuo corso di studi è importante indicarli. Dopodiché segue la sezione delle skills: da una parte, tutte quelle abilità che caratterizzano la tua persona, le soft skills, come la resistenza allo stress, la capacità di organizzazione; dall’altra le hard skills, cioè le competenze tecniche. Come studente fra le hard skills potresti inserire le conoscenze di linguistiche, così come quelle informatiche. Anche le esperienze come volontario, se attinenti alla tipologia di lavoro per cui ti stai candidando, devono essere inserite in un buon CV.

• Gli errori più comuni nello scrivere un CV

Attenzione però a non incappare in alcuni errori classici per chi scrive un curriculum da studente.

• Formato Europeo: se fino a qualche tempo fa sembrava che il curriculum Europass fosse il più richiesto dalle aziende, in realtà oggigiorno questo mito è stato sfatato. Infatti, oggi si preferisce un curriculum dal layout personalizzato, dalla grafica chiara e impattante allo stesso tempo. Sul web esistono tante piattaforme che propongono modelli di curriculum facilmente adattabili alle proprie esigenze e ai propri contenuti. 
• Lunghezza e elementi superflui: quando non si è esperti della materia, si può pensare che un curriculum vitae debba essere di almeno 4 o 5 pagine per poter essere efficace. Non è esattamente così anzi: i recruiter difficilmente hanno molto tempo da dedicare a ciascuna candidatura. Si consiglia di ridurre il proprio curriculum a due, massimo tre pagine. In particolare, se sei uno studente, dovrai focalizzarti sulle esperienze formative, sui progetti seguiti e sulle tue abilità. Pertanto due pagine saranno più che sufficienti, anche perché devi pensare di sintetizzare al massimo le tue informazioni andando sui punti salienti. Questa è una regola fondamentale per scrivere il curriculum anche quando sarai un manager con 30 anni di esperienza: nel momento in cui crei un curriculum vitae devi essere in grado di selezionare unicamente quelle informazioni che risultino attinenti alle caratteristiche ricercate dall’annuncio di lavoro.  
• Disordine temporale: sempre nell’ottica di facilitare la lettura del tuo curriculum, oltre a inserire solo gli elementi rilevanti, devi anche dare alle informazioni una sequenza temporale. Di norma si parte dalla tua ultima esperienza fino ad arrivare a quella più lontana nel tempo. Ad esempio, come studente, incomincia dal tuo corso per la laurea magistrale tornando indietro fino alla triennale e poi, ancora prima, alla tua formazione nella scuola secondaria di secondo grado. Utilizza un ordine temporale anche nel caso di esperienze nel mondo professionale o nell’ambito del volontariato.
• Competenze false: se hai scelto una buona grafica, hai selezionato le esperienze in modo da non rendere il tuo curriculum troppo lungo e hai ordinato queste informazioni secondo un ordine cronologico sei a buon punto, ma attenzione a non farti prendere la mano andando a inserire abilità che in realtà non ti appartengono. Inutile enfatizzare le tue skills se poi non potrai provarle in sede di colloquio o, ancor più, durante la tua prova all’interno dell’azienda.
• Errori grammaticali: errore molto frequente per chi scrive per la prima volta un curriculum vitae è quello di non rileggere il documento. La correzione della bozza è fondamentale: un recruiter capirà subito la cura che hai riposto nello scrivere il curriculum. Sarebbe un peccato non essere chiamato per il colloquio solo perché non hai prestato attenzione alla battitura delle parole!
• L’indirizzo mail: questo è davvero un consiglio prezioso soprattutto per i giovani. Si sa come sia divertente inventare nickname sul web, ma nel momento in cui devi inserire tra i contatti del CV il tuo indirizzo mail, non puoi pensare di utilizzare un nome di fantasia. Piuttosto crea un account email nuovo, composto da nome e cognome: sarà questo che dovrà essere inserito nei dati personali di contatto.
• Social: c’è la tendenza fra i ragazzi di mettere nel curriculum anche gli indirizzi account di social come Facebook, Tiktok e Instagram. Sicuramente questo dimostra una certa abilità nell’uso degli strumenti web, ma hai verificato i contenuti dei tuoi profili? Potrebbero screditare la candidatura agli occhi del selezionatore? 

Sono questi alcuni dei consigli utili se vorrai scrivere un curriculum professionale, sebbene abbia ancora un’esperienza limitata in ambito lavorativo.