Circa trentamila insegnanti, risultati idonei nel concorso ordinario per le scuole dell’infanzia e primaria del 2020, temono di vedere sfumare l’occasione di un’assunzione a tempo indeterminato. Nonostante abbiano superato le prove selettive, infatti, questi candidati rischiano di rimanere esclusi dai ruoli della scuola a causa del concorso straordinario previsto dal PNRR per il prossimo anno.
Stando ai piani del Ministero dell’Istruzione, i posti vacanti e disponibili nei prossimi tre anni verranno assegnati tramite questa nuova procedura di reclutamento rivolta ai neolaureati, bypassando le graduatorie degli idonei dell’ultimo concorso ordinario. Una decisione che di fatto scavalca migliaia di candidati formati e pronti ad entrare in servizio, mandandoli in panchina.
A peggiorare la situazione è la carenza di organico che ancora affligge le scuole italiane, con molte cattedre che rischiano di restare scoperte. Gli idonei del concorso 2020 difficilmente verranno impiegati con assunzioni a tempo indeterminato, ma solo per coprire supplenze temporanee.
Per far sentire la loro voce contro quella che definiscono un’ingiustizia, i trentamila candidati esclusi hanno organizzato una serie di manifestazioni di protesta nelle principali piazze il 30 agosto, per chiedere al Governo di venire finalmente assunti in ruolo senza ulteriori rinvii o ostacoli burocratici. Un’occasione per sollevare l’attenzione dell’opinione pubblica su una vicenda che rischia di lasciare a casa migliaia di insegnanti preparati.
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