Venti anni di autonomia scolastica, quindi soldi gestiti ( oltre un miliardo di euro l’anno) direttamente dalle scuole, altri soldi ricevuti dalle scuole per progetti (discutibili) finanziati dall’Europa con i PON e con i POR, hanno prodotto una maggiore povertà culturale nel Paese…
Vent’anni di autonomia scolastica, quindi maggiori poteri assegnati al dirigente scolastico e minori poteri collegiali, hanno prodotto meno democrazia ed hanno sconquassato i giusti equilibri tra docenti, tra dirigente scolastico e docenti, tra staff di direzione e colleghi semplici…
Vent’anni di autonomia scolastica, quindi meno diritti per i lavoratori, crescita esponenziale delle sanzioni disciplinari e del contenzioso, annullamento delle prerogative sindacali, hanno reso molto tese le relazioni interne alle scuole…
Vent’anni di autonomia scolastica hanno arricchito le oligarchie interne alla scuola, hanno dato più poteri ai pochi e reso meno liberi nell’insegnamento tanti docenti, hanno sottomesso la libertà al dissenso e alla proposta didattica alternativa…
In questi vent’anni la dispersione scolastica è notevolmente aumentata e la didattica è stata martoriata da linee pedagogiche discutibili e da ostracismi illogici…
Adesso, invece di fare un’analisi degli insuccessi, si dà la colpa di tutto questo alla poca autonomia attuata in questi vent’anni e si pensa di andare avanti nella stessa direzione aumentando i poteri dell’autonomia e continuando ad arricchire i pochi, distruggendo le aspettative culturali dei tanti…
Anche questa è la crisi dell’Italia degli anni 2000, ma nessun forza politica esistente in Parlamento ha il coraggio di raccontare questa verità…
Licio Ficara
