Il carovita che sta soffocando le famiglie italiane non trova una soluzione concreta nonostante il Dl aiuti appena varato dal governo. Le risorse, 1,3 Miliardi, sono poche. Mentre sembra un provvedimento più che interessato e sostanzioso quello che introduce la sanatoria degli scontrini.
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Un intervento mirato a sostenere le famiglie italiane contro l’impennata dei costi energetici nel quarto trimestre è stato varato con l’assegnazione di 1,3 miliardi di euro. Questo annuncio giunge insieme a modifiche significative nella sanatoria sugli scontrini e a una serie di incentivi per i consumatori e le imprese.
Una delle novità più rilevanti riguarda la sanatoria sugli scontrini, che ha suscitato controversie nelle ultime settimane. Ora, le violazioni relative agli scontrini, alle fatture o alle ricevute fiscali potranno essere regolarizzate attraverso l’istituto del ravvedimento operoso. Questo cambiamento rappresenta una soluzione che mira a salvare fino a 50.000 esercizi commerciali, alleviando le preoccupazioni degli operatori.
Il nuovo decreto energia, approvato rapidamente durante un consiglio dei ministri, ha l’obiettivo di fornire sostegno alle famiglie in difficoltà. Al posto del bonus riscaldamento precedentemente annunciato a marzo, viene potenziato il bonus sociale destinato ai nuclei familiari con Isee fino a 15.000 euro. Questi nuclei riceveranno un contributo straordinario che varierà in base al numero dei figli nei tre mesi da ottobre a dicembre.
Inoltre, i 1,3 milioni di nuclei con Isee massimo di 15.000 euro che sono titolari della social card “Dedicata a te” potranno utilizzarla non solo per pagare beni di prima necessità, ma anche per l’acquisto di carburante, ottenendo un bonus di 80 euro a famiglia, con uno stanziamento totale di circa 100 milioni di euro.
Per quanto riguarda il gas, viene confermata l’eliminazione degli oneri di sistema e l’applicazione dell’Iva agevolata al 5%. Inoltre, è previsto il rifinanziamento del bonus trasporti, che consente l’acquisto dell’abbonamento per i mezzi pubblici.
Il decreto non si limita all’energia, ma comprende anche altre disposizioni
Tra queste, la proroga dei termini per aderire ai mutui per gli under 36, mentre vengono eliminate le proroghe per le cripto-attività e l’abilitazione scientifica. Una norma interpretativa esclude inoltre la continuità tra Alitalia e Ita durante il passaggio delle attività da una compagnia all’altra.
Con il decreto sull’energia ora concluso, l’attenzione del governo si sposta sulla prossima manovra. La Nota di aggiornamento al Def definirà la cornice delle risorse disponibili e le misure che potrebbero essere adottate nel 2024. Il consiglio dei ministri incaricato di esaminare il documento è stato anticipato a mercoledì e sarà particolarmente osservato per valutare il grado di indebitamento previsto per il prossimo anno, il quale dipenderà anche dal responso di Eurostat sul Superbonus.
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