Immissioni in ruolo e disinformazione
Ci è doveroso segnalare come alcune testate nazionali pur di giocare sulle emozioni del lettore non esitino a modificare i fatti. In data 10 agosto 2017 nell’edizione online e sulla pagina Facebook di Repubblica.it Si parla di una mancata assunzione in ruolo di un docente precario per sopraggiunti limiti di età.
L’articolo dal titolo: Al concorso ha sbaragliato tutti, ma non verrà considerato “per superamento limiti d’età” e con sottotitolo: “io, primo al concorso dei prof, scartato perché ho 66 anni”, presenta già qui delle inesattezze, (le fonti andrebbero sempre verificate ).
La graduatoria di merito del docente non assunto
Il prof. come si evince dall’allegato presente sul sito del Miur Puglia è giunto quinto al concorso; dettaglio non da poco perché inizialmente le cattedre messe a concorso per quella disciplina era quattro, quindi possiamo affermare che nello scorso anno 2016/2017, il prof. non risultava né primo, né vincitore di cattedra e ancora nei termini di età.
Il Miur Puglia quasi inspiegabilmente temporeggia nell’immissione in ruolo dei candidati (basta considerare che il concorso tenutosi in Campania, come si evince dall’articolo, è finito in tempi utili, permettendo l’immissione in ruolo nelle regioni accorpate, la Campania e la Calabria), ma in Puglia c’è un problema due candidati (stavolta il primi due) sono in attesa dello scioglimento delle riserva in quanto i titoli non del tutto conformi con i criteri d’accesso.
Lo scorrimento della graduatoria avrebbe permesso lo scorso anno l’immissione del prof 66enne ed eventualmente integrato i due candidati “riservisti” successivamente; ma la procedura si blocca e delle quattro cattedre ne vengono assegnate solo 2, in attesa di sblocco della riserva, causando di fatto l’esclusione del candidato e il successivo anno, il superamento dei limiti di età. I primi due sono stati immessi in ruolo quest’anno e non lo scorso come la procedura avrebbe consentito (nell’allegato mancano il 3° e il 4° immessi lo scorso anno).
L’assegnazione della cattedra del Prof. Montenegro (in questo caso mancata assegnazione), avviene non per il superamento del concorso, ma perché quest’anno si è deciso di scorrere la graduatoria su le cattedre rimaste vuote (tanto è vero che da allegato vediamo immettere fino alla nona posizione). Tale procedura non era nemmeno prevista dal bando in quanto esso prevedeva esclusivamente il 10% in più delle cattedre messe a concorso.
Lo scorrimento della graduatoria ha permesso così, al soggetto in esame, di essere destinatario di cattedra nell’annualità 2017/2018 e in questa “nuova situazione” che si ritrova fuori i termini massimi.
Non entriamo nel merito della giusta o ingiusta esclusione ma ci è dato obiettare che se il docente fosse arrivato primo e nei posti utili per assegnazione della cattedra lo scorso anno, era nei termini di età per essere assunto.
Ulteriore rettifica: nell’articolo si afferma che la “materia che si insegna prevalentemente negli istituti professionali”, ma si insegna anche negli istituti tecnici.