Pensionamenti scuola: si lavora alla riforma che anticipa le pensioni, ecco chi ne usufruirà

Il governo ha presentato ai sindacati una bozza di proposta che permetterebbe di anticipare i pensionamenti allo scopo di favorire il cambio generazionale nella scuola.

E’ iniziato il confronto con le parti sociali, si lavora allo scopo di mandare in pensione il personale scolastico attualmente in servizio nato negli anni 1951, 1952 e 1953. Si tratterebbe di pensionamento anticipato rispetto ai limiti di età imposti dalla riforma Fornero. Tuttavia non è ancora chiaro cosa ci rimetterebbero dal punto di vista della consistenza dell’assegno pensionistico. Insomma non è chiaro se il peso per questa uscita anticipata sarà leggero oppure se peserà in maniera importante sul bilancio familiare, altro aspetto da non sottovalutare è la copertura finanziaria dell’operazione.

Quanti sono i lavoratori della scuola che ne usufruirebbero?

Non vi sono dati ufficiali, ma da una prima stima, sommando i docenti e il personale educativo con il personale amministrativo, tecnico ed ausiliario, attualmente in servizio, nati negli anni  1951,1952 e 1953, ovviamente in servizio con contratto a tempo indeterminato, il totale sarebbe poco meno di cinquatamila unità, così suddivisi: circa quarantamila docenti e dieci mila appartenenti ai profili ATA.