La gestione delle supplenze scolastiche in Italia continua a suscitare polemiche. Secondo Giuseppe D’Aprile, segretario generale della Uil Scuola Rua, l’algoritmo che regola le nomine dei docenti si sta rivelando inefficace, creando disagi significativi in diverse province. “Anche quest’anno, a causa degli errori dell’algoritmo, molte cattedre restano ancora vacanti o si procede con il rifacimento delle nomine, penalizzando segreterie, dirigenti scolastici e soprattutto gli studenti”, ha dichiarato D’Aprile durante un’intervista a Sportello Italia su Radio 1 Rai.
La situazione appare critica: le cattedre non assegnate costringono le scuole a fare i conti con una continua incertezza, mentre le segreterie scolastiche, già sovraccariche, devono gestire ulteriori incombenze. D’Aprile sostiene che la soluzione immediata sia il ritorno alle nomine in presenza, almeno fino a quando il sistema informatico non sarà perfezionato. “Questo consentirebbe di garantire i legittimi diritti del personale scolastico”, ha ribadito.
La Crisi del Reclutamento: Precariato in Crescita
D’Aprile ha sottolineato anche un problema di portata più ampia: la carenza di personale nelle scuole italiane. Oggi, circa un docente su quattro è precario, una percentuale che ha visto un incremento drammatico negli ultimi anni. Nel 2015-2016, la quota di insegnanti precari era al 13,8%, ma oggi supera il 24%. Una situazione che non riguarda solo i docenti, ma anche il personale ATA, che si trova nella stessa condizione di incertezza.
Secondo il segretario della Uil, è indispensabile un piano straordinario per trasformare i posti vacanti in immissioni in ruolo, una mossa che garantirebbe stabilità al sistema scolastico italiano. D’Aprile ha inoltre evidenziato il problema degli stipendi del personale scolastico: “Negli ultimi otto anni, i salari del personale scolastico sono calati, mentre nei Paesi OCSE sono aumentati del 4% in media. Questo ha portato molti potenziali insegnanti a scegliere carriere diverse, nonostante l’opportunità di entrare nel mondo della scuola”.
Un Sistema da Ripensare
La denuncia di D’Aprile mette in luce l’urgenza di ripensare il sistema di reclutamento scolastico. Non solo è necessario risolvere i problemi dell’algoritmo, ma anche intervenire su questioni strutturali come il precariato e il riconoscimento economico e sociale del personale. Le criticità segnalate dalla Uil, se non affrontate, rischiano di compromettere ulteriormente la qualità dell’istruzione in Italia.
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