Ieri , 17 marzo la scuola italiana ha manifestato contro la legge 107 aderendo allo sciopero indetto da Anief, Cobas, Unicobas USB ed altre sigle di Base.
Ci sono stati varie manifestazioni in tutta Italia, a Catania, a Napoli , Torino, Cagliari, Firenze, ma la più partecipata e rappresentativa è stata quella di Roma.
Un corteo di 700 metri ha sfilato dalla sede del Miur per tutto viale Trastevere, fino ad arrivare al Pantheon. Pacificamente moltissimi docenti hanno espresso loro no alle legge 107.
Erano presenti moltissimi precari: docenti di sostegno, vincitori del concorso che non hanno ancora avuto il ruolo, docenti della 3 fascia di istituto e, strano a dirsi , moltissimi docenti della 2 fascia d’istituto.
Eppure questi ultimi proprio in questi giorni hanno beneficiato di quella che è stata chiamata, sottobanco, una sanatoria. Ovvero la creazione di una graduatoria parallela alle gae, detta regionale di merito.
E questo indica un’apertura da parte di questo governo alle richieste dei precari di 2 fascia.
Grande adesione allo sciopero della scuola, Anief, Cobas, Unicobas USB ed altre sigle di Base in piazza per dire NO alla buona scuola
Allora perché tante proteste?
Forse perché non tutti hanno dimenticato che in passato le gae sono state riaperte quando erano chiuse. Quando si era affermato che mai si sarebbero riaperte. E perché non farlo ora , anziché creare una GAE PARALLELA ?
I tempi per la realizzazione saranno più lunghi.
E ancora… perché sottoporsi ad un esame orale iniziale per docenti che, come me, sono stati addirittura tutor per i docenti del Tfa. E a questo proposito ci si chiede il motivo di una disparità di valutazione tra le abilitazioni PAS E TFA.
Sembra che creare spaccature nella scuola sia un obiettivo da raggiungere in ogni sotto settore.
Sarebbe molto più semplice e veloce da attuare l’immissione in una graduatoria regionale di merito già da questa primavera quando i docenti di seconda fascia dovranno rinnovare le domande. L’esame orale non è di sbarramento, ma serve per attribuire un punteggio; quindi perché non farlo alla fine dell’anno in cui si presta servizio su posto vacante e disponibile ?
Questo permetterebbe di inserire in graduatoria regionale di merito docenti precari da anni già da settembre. Invece devono passare altri due lunghi anni prima di arrivare, nel migliore dei casi, all’immissione in ruolo.
Alla fine della manifestazione è venuto il governatore della Puglia, Emiliano, e ha ascoltato le nostre proposte.
Si è detto disposto a rivedere con noi la proposta. E noi gliela illustreremo al più presto… attendiamo un suo appuntamento!